Nel 2018, in occasione del convegno internazionale “Dio non abita più qui?”, papa Francesco scriveva nel suo messaggio di saluto: “I beni culturali ecclesiastici sono testimoni della fede della comunità che li ha prodotti nei secoli e per questo sono a loro modo strumenti di evangelizzazione che si affiancano agli strumenti ordinari dell’annuncio, della predicazione e della catechesi”.
A due anni da quelle parole è indetto il presente convegno, una iniziativa congiunta del Pontificio Consiglio della Cultura e della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, con la collabroazione dell’Ufficio Na-zionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto – Conferenza Episcopale Italiana, del Dipartimento dei Beni Culturali della Chiesa – Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa – Pontificia Università Gregoriana, UISG – Unione Internazio-nale delle Superiori Generali, USG – Unione Superiori Generali, SAM – Segretariato Assistenza Monache, Dipartimento di Architettura – Università di Bologna.
L’occasione pone al centro l’importanza di una conoscenza sistematica e scientifi-ca dei depositi culturali delle comunità di vita consacrata, mediante un lavoro di ca-talogazione poderoso ma necessario per riconoscere i patrimoni culturali e quindi, da un lato, salvarli da dispersione e furti, dall’altro riaffermarne la consapevolezza e l’importanza all’interno delle stesse comunità religiose. Così i beni culturali potreb-bero diventare un nuovo strumento per una pastorale innovativa, attraente e attrat-tiva, grazie ad oggetti che offrono narrazioni ed enunciano l’identità della Chiesa e del carisma particolare di ciascun ordine e istituto.
I beni culturali nel possesso delle comunità di vita consacrata sono così occasioni per un migliore ancoramento al territorio e per l’avvio o l’approfondimento di colla-borazioni con le istituzioni, con le associazioni, con le scuole: antidoti all’isolamen-to delle comunità stesse.
Il convegno romano sarà un catalizzatore delle sperimentazioni e delle esperienze che sono, a scala globale, già in essere, per permetterne uno scambio e un’amplifi-cazione, e un primo censimento delle migliori pratiche.
Il convegno si presenta come un appuntamento internazionale che assume ad oggetto tutti i segmenti in cui oggi si riconosce articolato il patrimonio culturale: i beni immobiliari e mobiliari, i beni artistici e testimoniali, gli archivi e le biblioteche e quanto si definisce oggi “patrimonio immateriale”. Questo convegno sarà anche occasione per una riflessione critica e comparativa entro la Chiesa, per fondare la possibilità di un dialogo chiaro con le istituzioni e gli istituti civili che si occupano di tutela e valorizzazione dei beni culturali negli specifici contesti nazionali e internazionali.
QUADRUPLICE ORIZZONTE TEMATICO AL QUALE IL CONVEGNO SI INDIRIZZA All’ordine del giorno sono anzitutto lo stato di avanzamento e i metodi nella catalogazione del patrimonio culturale delle comunità di vita consacrata. La molteplicità dei carismi che nel tempo e nei diversi contesti ha arricchito la Chiesa genera depo-siti dai tratti tanto differenziati da contrastare un censimento unitario. Si pensi per esempio alla differenza tra un monastero e una certosa, tra un eremo e un convento o una casa di consacrati o di consacrate.
In questo panorama, le iniziative di catalogazione si arrestano spesso entro i confini degli ordini e congregazioni, talvolta a quelli di singole provincie, o, per i monasteri di vita contemplativa, tradizionalmente sui iuris, alle loro mura. Tuttavia, la ca-talogazione dei beni culturali è fondamentale tanto per la loro conoscenza, quanto per la loro tutela e valorizzazione.
Di qui il secondo tema oggetto di questo convegno: per la Chiesa valorizzare il proprio patrimonio culturale significa riportarlo agli scopi che gli sono propri e per i quali esso è stato prodotto, ossia, in ultima analisi, l’annuncio del Vangelo e il ser-vizio al maggior bene dell’umanità. I beni culturali della Chiesa non ambiscono ad una sterile musealizzazione, ma a riconquistare i circuiti della vita delle comunità cristiane e civili, divenendo punto di incontro di un popolo vasto, rispetto al quale essi sono spesso elementi di affezione e di riferimento identitario.
Un terzo tema, reso urgente dai sempre più frequenti casi di dismissione di case religiose, è l’individuazione di esperienze, ricerche e progetti di riuso e rifunziona-lizzazione del patrimonio immobiliare delle comunità di vita consacrata, con par-ticolare attenzione ai casi di trasformazione in “beni comuni”, condensatori sociali di sviluppo comunitario, esito di processi partecipativi con i portatori di interesse dei territori.
Trasversale ai temi citati è il quarto, con il quale si auspicano quadri generali di comprensione e interpretazione del Patrimonio Culturale delle Comunità di vita consacrata in termini ecclesiali ed ecclesiologici, giuridici, simbolici e semiotici: approcci che potrebbero inaugurare un nuovo modo di comprendere i beni e pro-muoverli, all’intersezione tra carisma e creatività.
Scopo di questa prima occasione di studio è stratificare un patrimonio di riflessio-ni, metodi e casi di studio per un catalogo di modelli replicabili e strategie raccomandate che possano essere da guida o da riferimento a nuovi processi.
IL CONVEGNO È APERTO A RELATORI DI TUTTO IL MONDO, SELEZIONATI MEDIANTE “CALL FOR PAPER”
Sono particolarmente invitati a inviare i propri contributi ricercatori, membri delle comunità di vita consacrata, consulenti e collaboratori di queste, fondazioni, associazioni ed enti che gestiscono beni culturali di enti religiosi.
Gli atti delle due giornate di studio vorrebbero così essere una sintesi autorevole e vasta di quanto si sta facendo e di quando si sta ricercando sulla conoscenza, tutela, valoriz-zaizone e gestione dei beni culturali delle comunità di vita consacrata a scala globale.
CALENDARIO E SCADENZE
7 Dicembre 2020
lancio call / annuncio convegno
27 settembre 2021
scadenza invio proposte di intervento
29 novembre 2021
comunicazione degli esiti della revisione degli abstract
Entro il 7 marzo 2022
conferma della partecipazione da parte degli autori
4 | 5 maggio 2022
Sede del Convegno: Antonianum, Roma
Comunicato in inglese:
Per ulteriori informazioni:
segretario del Convegno
Mons. Fabrizio Capanni | Pontificio Consiglio della Cultura
In copertina Henri Matisse, Saint-Dominique.
Notre-Dame de Toute Grâce du Plateau d’Assy, 1948.
Rielaborazione grafica.
PROMOTORI
Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata
e le Società di Vita Apostolica
Prefetto S. Em. Card. João Braz de Aviz
Pontificio Consiglio della Cultura
Presidente S. Em. Card. Gianfranco Ravasi
COMITATO PROMOTORE
S. E. Mons. Carlos Alberto de Pinho Moreira Azevedo | Presidente Delegato Pontificio Consiglio della Cultura
Mons. Fabrizio Capanni | Segretario
Pontificio Consiglio della Cultura
Suor Annunziata Remossi, O.M.V.F.
Capo Ufficio Congregazione per gli Istituti di vita consacrata
e le Società di vita apostolica
Daniela Leggio
Capo Ufficio Congregazione per gli Istituti di vita consacrata
e le Società di vita apostolica
Don Valerio Pennasso
Direttore Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto Conferenza Episcopale Italiana
Ottavio Bucarelli
Direttore Dipartimento dei Beni Culturali della Chiesa
Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa
Pontificia Università Gregoriana
Luigi Bartolomei
Dipartimento di Architettura
Università di Bologna
COMITATO SCIENTIFICO
Alessandra Bartolomei Romagnoli
Pontificia Università Gregoriana
Thomas Coomans
Université catholique de Louvain
María Romualda del Río Bonafonte
Universidad Popular Autónoma del Estado de Puebla
Albert Gerhards
Universität Bonn
Danièle Hervieu-Léger | Direttore emerito
EHESS – École des hautes études en sciences sociales
P. Marek Inglot, S.J.
Pontificia Università Gregoriana
Sr. Daniela Magnan, O.S.B.
Servizio Assistenza Monache
Sr. Micaela Monetti, P.D.D.M.
UISG – Unione Internazionale delle Superiore Generali
Serena Noceti
Facoltà Teologica dell’Italia Centrale
Angela Silvia Pavesi
Politecnico di Milano
Andrea Perrone
Università Cattolica di Milano
Maria Luisa Polichetti | già Direttore
ICCD – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
P. Lluc Torcal, O. Cist.
USG – Unione Superiori Generali
Ilaria Zuanazzi
Università degli Studi di Torino
SEGRETERIA REDAZIONALE
Sofia Nannini
Politecnico di Torino
Marianna Gaetani
Politecnico di Torino
Davide Dimodugno
Università degli Studi di Torino
PROGETTO GRAFICO
Gianluca Buoncore
Università degli Studi di Firenze
IN COLLABORAZIONE
in_bo | Ricerche e progetti per il territorio, la città e l’architettura in_bo.unibo.it
MEDIA PARTNER
Il Giornale dell’Architettura