RIPENSARE I LUOGHI DELLA RICONCILIAZIONE
L’intervento dell’architetto Bedogni

Sabato 7 novembre, l’architetto Paolo Bedogni ha partecipato al Convegno per Operatori Liturgici organizzato dalla Diocesi di Torino. L’intervento di Bedogni si articola in un duplice contributo: un intervento mattutino e un laboratorio pomeridiano dedicati entrambi ad affontare assieme ai partecipanti il tema dei luoghi della Riconciliazione.

L’annuale Convegno degli operatori liturgici, organizzato presso il Centro Congressi del Santo Volto di Torino è “occasione di incontro, incoraggiamento e sostegno per la pastorale liturgica delle nostre comunità” come si legge nel programma della giornata “Il Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco ispira l’approfondimento di questo anno, e guarda alla liturgia come esperienza visibile della misericordia di Dio. La riflessione di fratel MichaelDavide Semeraro, monaco e teologo attento alla liturgia, insieme alla condivisione di alcune “buone pratiche”, cercheranno di tradurre il tema della misericordia in chiave liturgica, prestando attenzione allo stile complessivo della celebrazione, e in particolare al modo con cui celebriamo il sacramento della Riconciliazione. Ai laboratori il compito di approfondire e offrire materiali e spunti concreti per il cammino liturgico delle nostre comunità”.

Le riflessioni di Bedogni sono raccolte in Luoghi di riconciliazione. Il mestiere dell’architetto un volume uscito in ottobre 2014 per l’editore IF PRESS e presentato lo scorso aprile presso la Biblioteca della Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura” di Roma. Il testo contiene un quadro completo e ragionato dell’evoluzione del luogo della penitenza sacramentale lungo la storia, esplicitando le esigenze architettoniche e artistiche del nuovo rito e presentando alcuni tra gli esempi più significativi di tale ricerca dopo il Concilio Vaticano II.

Quando ci si approccia alla nuova costruzione o al restauro di un edificio religioso, il compito dell’architetto sta nel riscoprire il valore “principalis” e comunicativo dell’architettura per ritrovare “spazi felici per le diverse liturgie” commenta Bedogni. La pubblicazione – arricchita nei contenuti dai preziosi contributi di Manlio Sodi e Pietro Sorci – è rivolta soprattutto agli architetti che, nel loro impegno quotidiano, operano in modo trasversale a favore dell’uomo protagonista dell’abitare luoghi di riconciliazione. La cifra vocazionale dell’architetto, al pari dei politici e dei preti, risiede nell’impegno profetico quotidiano, ovvero nel creare con la progettazione scenari di graduale cambiamento innovativo.

Per approfondire si veda il programma della giornata sulla pagina del sito della Diocesi di Torino “Liturgia, opera di misericordia”. In allegato inoltre la cartolina relativa all’intervento di Bedogni, l’invito con programma della Diocesi e la descrizione dei laboratori.

 

Architetto PAOLO BEDOGNI | BIOGRAFIA

Nato a Reggio Emilia nel 1956 è impegnato nella salvaguardia e valorizzazione dei Beni Storico – Culturali, in continua sinergia con le Soprintendenze nei numerosi cantieri di restauro in cui sviluppa la ricerca sui materiali storici, tecniche tradizionali e dialogo con le maestranze. Si specializza nel restauro di chiese approfondendo lo studio dell’adeguamento liturgico realizzando diversi altari, amboni e sedi presbiterali/vescovili, collaborando con l’Ufficio Nazionale per i Beni culturali della C.E.I. e partecipando attivamente ai seminari dell’Associazione Professori di Liturgia (APL). Le opere più significative di restauro e adeguamento liturgico sono realizzate in Assisi (Tempio di Santa Maria Sopra Minerva), Todi (Spineta di San Francesco), Terni (Speco di San Francesco di Narni) e Lanciano (Santuario del Miracolo Eucaristico), interpretando creativamente le indicazioni dei liturgisti prof. Silvano Maggiani O.S.M. e prof. Enrico Mazza. Ha progettato l’adeguamento degli spazi liturgici della Cattedrale di Santo Stefano a Prato e della Cattedrale di S. Donato ad Arezzo. La ricerca progettuale si affina nello studio del rapporto tra l’arte per la liturgia e lo spazio architettonico, instaurando una preziosa collaborazione con artisti a livello nazionale ed internazionale (tra i quali Giuliano Vangi e l’americano Robert Morris). Ideatore di una Casa – Chiesa singolare esempio di costruzione in legno (con consumi zero di energia) per una comunità monastica vicino a Rovereto (Trento). Negli ultimi quindici anni si è specializzato nella progettazione di bioarchitettura e bioclimatica applicata anche a complessi storici con l’utilizzo di fonti energetiche alternative, quali impianti geotermici, a biomassa legnosa, pannelli fotovoltaici, pannelli solari e microcoogenerazione, inserite all’interno di complessi plurisecolari o di nuove realizzazioni: Monastero delle Clarisse di S. Maria Maddalena, Sant’Agata Feltria (Rimini), Eremo di Camaldoli (Arezzo), Eremo di Monte Giove, Fano (Pesaro Urbino), Casa-Chiesa, Trambileno (Trento). Ha collaborato con l’università di Firenze, Bologna, Ferrara, Milano, Parma, Pescara per conferenze, tesi di laurea e pubblicazioni, nonché con la Conferenza Episcopale Italiana (Ufficio liturgico), l’Associazione Professori di Liturgia ed invitato ad intervenire in vari seminari di arte per la liturgia. Un ampia bibliografia testimonia il cammino della sua ricerca nel campo bio-architettonico, tecnologico e artistico per la liturgia.

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