Nel 2016 la Diocesi di Lamezia Terme, sulla base dell’esperienza del recente concorso indetto per la costruzione della concattedrale di Lamezia e vinto dal prof. Paolo Portoghesi, ha indetto un concorso per la realizzazione di un nuovo centro parrocchiale dedicato allo Spirito Santo in località Cancello, nel comune di Serrastretta. Dopo una prima selezione, la commissione (composta dagli stessi membri che hanno preso parte alla giuria per la selezione del progetto per la concattedrale) ha deciso di confrontare le proposte di due progettisti, tra i quali, dopo un dialogo e un sopralluogo informativo, nell’ottobre 2016 è stato indetto una sorta di ballottaggio. Si tratta dello Studio Domenico Tripodi architetto con Park You-kyung designer, e dello Studio GA-A Gianluca Andreoletti architetto, con p. Silvano Maggiani liturgista, Alfredo Pirri artista, Studio Pagnoni Vita per le strutture e studio Iteci per gli impianti e la sostenibilità ambientale. Vincitore è risultato quest’ultimo: presentiamo  di seguito i due progetti.

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Il progetto dello Studio GA-A
Plastico, vista prospettica dalla strada principale
Il progetto dello Studio Tripodi

Il sito destinato al nuovo centro parrocchiale si trova su un rilievo che costeggia la strada, in una zona ove è prevista un’espansione urbana.

L'area ove sorgerà la nuova chiesa
L’area ove sorgerà la nuova chiesa

1 PROGETTO ANDREOLETTI

GENESI FORMALE E SIMBOLOGIA DEL PROGETTO

Per le sue caratteristiche extra urbane e geomorfologiche l’area d’intervento non risultava di facile soluzione per la collocazione del nuovo centro parrocchiale con la nuova chiesa, in quanto sia il declivio che l’accesso dall’unica strada provinciale, con andamento curvilineo, non agevolano la creazione di un luogo dai caratteri urbani di facile fruibilità con accesso in sicurezza.

Disegno planivolumetrico
Disegno planivolumetrico

La soluzione di queste problematiche urbane ci ha suggerito un impianto planimetrico generale, in grado di unire e tenere insieme il complesso degli edifici, richiesti dal programma funzionale, aventi caratteristiche differenti ma concomitanti ad un unico e ampio obiettivo, creando al contempo, un nuovo luogo urbano, un centro di aggregazione per la popolazione locale dove sia possibile radunarsi e svolgere sia le funzioni religiose che le attività ricreative e di studio ad esse legate, superando la dispersione edilizia della struttura extraurbana tipica dell’area.

Vista esterna, il sagrato
Vista esterna, il sagrato

Per cui si è pensato uno spazio Piazza, quello del Sagrato, che radunasse intorno a se tutte le componenti e gli edifici richiesti, quali quello della Chiesa, dei locali del Ministero Pastorale, della Canonica e gli spazi di servizi annessi (accessi, scalinate, rampe, parcheggi e spazi verdi).

Il prospetto principale
Vista dalla strada San Giorgio

L’accesso principale di questo nuovo spazio urbano e sacro allo stesso tempo, è posto in asse perpendicolare con la via San Giorgio in una posizione ottimale sia per la quota stradale che per il declivio del terreno alla quota del rilievo N. 170 di 47,10 che diviene il nostro +0.00 relativo delle quote di progetto.

Due nuovi assi urbani , il Cardo e Decumano, ordinano e definiscono, cosi, la nuova geometria del complesso parrocchiale;

l’asse Nord-Sud di accesso al Sagrato, segnalato dal Campanile ben visibile dalla strada provinciale e dall’edificio della Casa Canonica leggermente ruotato che guarda la Chiesa;

Pianta, piano terra
Pianta, piano terra

l’asse Est-Ovest di accesso sia alla Chiesa che ai locali del Ministero Pastorale, alle aule didattiche e alla sala polivalente. Tale giacitura e orientamento Est- Ovest, risulta ottimale per le funzioni religiose all’interno della Chiesa, con l’orientamento della Basilica di San Pietro in Vaticano.

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Il fronte principale e l’ingresso alla chiesa a destra, a sinistra i locali parrocchiali.

L’orientamento Est – Ovest ha guidato la composizione architettonica della Chiesa, soprattutto della disposizione dei banchi dell’aula liturgica e dell’altare, che si trovano sulla diagonale del quadrato della sua pianta centrale, allineandosi il più possibile sull’asse Est-Ovest del sole.

L’aula liturgica e l’altare, cosi posizionati, consentiranno di essere orientati lungo la traiettoria del sole in modo tale da avere particolari effetti luminosi, nelle ore delle funzioni religiose, sia della mattina che del pomeriggio. Al disopra dell’aula liturgica, inscritta nel cerchio, racchiusa al centro del quadrato di base, il foro circolare della cupola, sospesa nel vuoto, a forma di cono, farà inondare di luce, ” il popolo di Dio”.

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Simbolicamente e fisicamente, la luce dello Spirito Santo e quella naturale del sole scenderanno dall’alto, riempiendo lo spazio della chiesa, donandogli unità e gloria, come manifestazione della grazia divina.

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GAA_VISTA INTERNO (FILEminimizer)

La giacitura scelta per l’intero complesso parrocchiale risulta idonea e ottimale anche nei confronti della pendenza naturale del terreno in quanto la parte ad Est dei locali del Ministero Pastorale, risultano parzialmente interrati nel volume del salone parrocchiale, ottimale sia per la luce dall’alto che per un isolamento acustico e termico dato dal terreno che lo avvolge. Come si vede dalla sezione lo sbancamento del terreno sarà contenuto per un altezza massima di circa 3mt per la parte della sala polivalente e 2mt per la parte di edificio delle aule. Mentre per il Sagrato lo sbancamento, o per meglio dire, il movimento terre, sarà di circa 1 mt.

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Di movimento terra, più che di sbancamento si deve parlare, in quanto il terreno scavato verrà riportato in parte nelle zone inferiori dei parcheggi e del viale di accesso ad esso. Tale movimentazione del terreno permetterà anche di realizzare il viale interno che va dai parcheggi, in basso, sino al piazzale della parrocchia, in alto, posizionato alle spalle del Sagrato, nell’area di confine interno. Questo tipo di riconfigurazione del profilo del terreno consentirà anche un abbattimento dei costi, per le aree esterne escluse dai costi di costruzione parametrici di riferimento.

La validità della scelta architettonica risulta avvalorata e sostenuta anche dalla possibilità di poter creare un piccolo parco o “Giardino degli Ulivi” a monte dei locali del Ministero pastorale, in continuità con la Piazza-Sagrato, dove sarà possibile passeggiare, pregare e raccogliersi in comunione con la natura e con Dio. Questo spazio verde consentirà anche la salvaguardia e ricollocazione dei numerosi Ulivi presenti nell’area d’intervento.

Una grande quercia ci accoglierà, trovando il suo luogo ideale sull’asse del Cardo, lungo la direttrice del Campanile, configurandosi come simbolo della Querce di Mamre , luogo di pace e ombra nei periodi estivi, cosi come avviene per quella di Angoli o in molti luoghi nel sud d’Italia.

RELAZIONE LITURGICA di Silvano M. Maggiani OSM

1. L’architettura e arte per la liturgia, alla luce dei documenti conciliari (Vaticano II) e post-conciliari, è finalizzata alle celebrazioni liturgiche, e le celebrazioni sono motivo di ispirazione e orientamento per la progettazione.

2. La domus a pianta centrale risponde alla immagine di Chiesa come mistero comunionale, assemblea di circumstantes ai fuochi simbolico – eminenziali dell’altare e dell’ambone (luoghi e monumenti); la sua collocazione in un ottagono è ricordo costante alla Chiesa del suo essere popolo pellegrinante verso la Gerusalemme celeste: Chiesa già nel giorno ultimo, l’ottavo, ma non ancora compiuto definitivamente.

L’aspetto escatologico è rafforzato dalla cupola, nella sua variegata mediazione della luce, e dal percorso significativo, dal Portale all’arca dell’altare, segnata dalla Croce con il Crocifisso.

3. La luce che scende dall’alto (è valorizzata soprattutto la luce naturale) richiama la luminosità dello Spirito Santo (Pentecoste) che si diffonde nell’assemblea, ministerialmente strutturata (Colui che presiede, ministri vari [con seduta nel fondo abside], coro), celebrante in Spirito Santo l’azione salvifica di Gesù Cristo nella Eucaristia, negli altri Sacramenti e nei sacramentali.

4. Facilitata da due entrate (Portale e porta minore), i fedeli o il singolo trovano la Cappella del Ss. Sacramento per l’adorazione e preghiera, in piccoli gruppi o personale, e i luoghi per la celebrazione della Penitenza. Tra l’arca e dell’altare e la Cappella del Ss. Sacramento si può prevedere un luogo santuariale dedicato alla B. V. Maria e al Santo Patrono: testimoni nella e per l’assemblea della Comunione dei Santi.

5. Il sagrato concepito come luogo a favore della domus e di armonizzazione con il complesso parrocchiale, offre possibilità celebrative, di incontro e aggregazione. L’accesso alla domus è caratterizzato da un significativo Portale, richiamo a Cristo, porta del gregge.

N.B. nella chiesa non sono presenti né il fonte battesimale né la cappella feriale per espressa richiesta della committenza.

I LOCALI DEL MINISTERO PASTORALE

L’edificio dei locali per il Ministero pastorale, di fronte alla chiesa, alloggia, come richiesto dalla committenza, le n.6 aule per il catechismo, di cui 2 al piano terra e 4 al piano primo, con servizi igienici e locali segreteria. L’edificio ha un’altezza di 7 mt sul sagrato. Attraverso il portale curvilineo d’ingresso si accede anche alla sala polivalente per le attività comuni, quali esposizioni, conferenze e altro. Il salone parrocchiale di 140 mq è a doppia altezza (h=6,5mt) e ha un capienza di circa 140 posti a sedere.

2 PROGETTO TRIPODI

Plastico, vista prospettica dalla strada principale
Plastico, vista prospettica dalla strada principale

Tripodi propone un impianto romboidale articolato. Sulla pianta centrale si eleva un volume voltato che accompagna longitudinalmente il percorso dall’ingresso all’altare.

Vista aerea da sudest
Vista aerea da sudest

Sul colle, il volume della chiesa appare distintamente a chi arriva dal borgo così come a chi arriva da fuori. Il campanile a vela emerge in alto, e diviene segno dello Spirito, nello scambio verticale di offerta e di dono salvifico che esprime amore nel segno della croce. La chiesa, orientata (abside verso est) compare al culmine della scalinata che evidenzia il percorso in salita, segno di ascesi e di impegno nella progressione verso la santità.

Facciata principale
Facciata principale

La conformazione a cupola centrale dell’edificio chiesa riassume il gesto di accoglienza e di misericordia nell’abbraccio del Padre che l’organizzazione a pianta centrale esprime a tutti coloro che vi entrano. Sotto la cupola, la conformazione a croce del soffitto scandisce lo spazio interno e gradua la luce naturale che penetra dall’alto. Il volume interno è dato dalla progressiva variazione della conformazione data dalle superfici rigate che collegano il quadrato di base alla cupola superiore.

Vista prospettica verso l'altare
Vista prospettica verso l’altare

La progressione del percorso di introito, continuando l’ascesi segnata dalla scalinata che precede l’alto portale – a sua volta aperto e incavato in segno di accoglienza – culmina nell’altare. La conformazione dello spazio interno è tale da suggerire l’incontro e la compenetrazione tra luogo dell’assemblea (base della cupola) e luogo dell’altare (spazio dell’abside) grazie alle linee che risultano dall’intersezione dei due cerchi (l’uno riferito all’assemblea, l’altro all’area presbiterale).

Il foro sul paramento murario del portale proietta la luce del sole al tramonto sull’altare, così come le vetrate absidali l’avevano illuminato al mattino. Sulla sinistra dell’aula lo spazio della penitenzieria è grande a sufficienza per accogliere, quando se ne verificasse la necessità, l’introduzione di un fonte battesimale. Gli altri ambienti disposti lungo il perimetro, negli ambiti ricavati dall’intersezione tra cerchio alla base della copertura a cupola e quadrato (rombo) della pianta, ospitano gli altri elementi rilevanti ai fini dell’esercizio del culto. Verso sudest si apre lo spazio della sagrestia con i suoi accessi riservati agli officianti.

Spaccato assonometrico
Spaccato assonometrico

I locali parrocchiali sono disposti sul lato sud del lotto, così da definire lo spazio del sagrato e da offrire a chi arriva dalla strada di accesso, anzitutto l’ampio auditorium, che resta facilmente raggiungibile per le manifestazioni pubbliche. A seguire, i locali con le aule per la catechesi e gli uffici parrocchiali e infine nella pare più verso est, le abitazioni del parroco e dei coadiutori. V’è continuità tra questi diversi spazi ma allo stesso tempo distinzione: infatti ogni singola funzione è ospitata in un volume “scatolare” la cui disposizione risulta disassata e angolata rispetto al volume contiguo. In questo modo si evidenzia l’unitarietà degli spazi parrocchiali, e la loro distinta individualità.

Planimetria generale
Planimetria generale

In particolare le residenze del parroco e dei coadiutori sono raccolte attorno a un patio nel quale cresce un albero, che resta visibile anche all’esterno in tal modo generando un senso di continuità con l’uliveto che resta sul lato nord del lotto. Nel corpo delle residenze, i locali per la vita diurna (sala pranzo, ambienti di studio) sono al piano terra, quelli per il riposo sono al piano superiore. Tutti i locali sono disposti in modo tale da guardare sul patio e sul panorama esterno.

Piante
Piante
Facciata laterale nord
Facciata laterale nord. In primo piano si vedono le aperture che danno luce al battistero. Sul fondo, i volumi dei servizi parrocchiali.

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