Il problema dell’organizzazione dello spazio per il culto, a 53 anni dalla conclusione del Concilio resta ancora aperto. Rivolgendosi alla grande tematica della partecipazione attiva e della responsabilità che compete a ogni battezzato, di sentirsi parte del popolo partecipe alla missione di Cristo, quale “Sacerdote, Profeta e Re”, anche quest’anno si svolge nel monastero di Camaldoli la Settimana Liturgico Pastorale, giunta alla sua LIII edizione, col titolo «Ha fatto di noi sacerdoti per il suo Dio» (Ap 1,6). La messa a fuoco dell’identità della Chiesa in cammino è ovviamente fondante per la comprensione dei luoghi che sono chiamati a ospitarla e allo stesso tempo a rappresentarla.
“Il sacerdozio comune è una delle grandi novità del Concilio Vaticano II. Per molti decenni abbiamo forse considerato questa novità più sullo sfondo che in primo piano, rispetto alla esperienza liturgica ecclesiale. Oggi possiamo studiarla con una consapevolezza maggiore. Così l’itinerario ci condurrà a riscoprirne la radice conciliare, quella biblica e patristica, la sua elaborazione in altre tradizioni non cattoliche, per arrivare alla sua tematizzazione strettamente liturgica e al suo impatto sulla ministerialità ecclesiale. Non mancherà, come al solito, un approfondimento anche sul piano della “traduzione spaziale” di questa nuova coscienza ecclesiale, che dà forma architettonica ai luoghi di culto e di preghiera. Così una Chiesa compresa come “comunità sacerdotale” diventa sfida decisiva per la prassi rituale delle generazioni a venire.”
Di seguito, il programma della Settimana Liturgico Pastorale: