Consolidando l‘intensa esperienza degli anni passati, anche nel 2016 la chiesa seicentesca di Sant‘Agostino di Reggio Emilia che affaccia sulla piazzetta del Liceo Classico Ariosto ha aperto le sue porte e proteso la sua soglia in occasione della sesta edizione di Pausa Pranzo: non di solo pane.
Pausa Pranzo è un momento di condivisione allargato a tutto coloro che sentano, nella agitazione frenetica della corsa quotidiana, la necessità o il desiderio di fermarsi.
Nel frammento ritagliato della pausa pranzo che va dalle 13.30 alle 13.50, per venti minuti, lo spirito condotto dagli strumenti dell’arte ad assaporare un nutrimento impalpabile e ristoratore.
A partire da giovedì 25 febbraio, per quattro settimane, tutta la cittadinanza è invitata a partecipare in libertà a questo breve momento di incontro, occasione per riscoprire il piacere di un tempo rallentato, intriso di silenzio, nel quale è sufficiente stare in ascolto e tendere l’orecchio.
L’edizione 2016 è dedicata al concetto di bisbiglio. Dalla presentazione di Pausa Pranzo si legge: Pausa Pranzo 2016 si presenta come luogo felice per l‘ascolto di queste voci umane, bisbigli donati dalla condivisione delle parole di Gesù in croce con il vissuto degli ospiti della casa di carità di S. Giuseppe, i piccoli Re di casa. Entrare nel timbro del bisbiglio ci fa assaporare pensieri ispirati, frammenti di assoluto.
L’Istituto Diocesano di Musica e Liturgia, con il direttore e flautista Giovanni Mareggini e gli altri insegnanti della scuola, ha curato tutta la parte musicale.
Il primo appuntamento vede la partecipazione di Francesco Carraro, docente di oboe all’Istituto Diocesano di Musica e Liturgia e primo oboe dell’Orchestra Sinfonica Arturo Toscanini di Parma.
All’aspetto musicale è affiancato quello narrativo incentrato sul tema delle ultime parole pronunciate da Gesù in croce. A tal fine, il programma è arricchito dalla lettura di un testo di Gabriella Caramore, opinionista su Rai Radio3 e conduttrice del programma radiofonico Uomini e profeti. Il testo inedito è stato gentilmente donato dall’autrice per la sua condivisione nei quattro appuntamenti di Pausa Pranzo. Le letture sono eseguite da Paola Ferretti, Veronica Strazzullo, Franco Ferrari e Monica Incerti Pregreffi.
Alla piacere della musica e all’ascolto della lettura s’intreccia l’arte della scultura nella figura di Graziano Pompili, scultore di Montecchio, che partecipa attraverso l’esposizione, ogni settimana diversa, di quattro opere d’arte in terracotta. Primo appuntamento con La forma della cenere [terracotta bianca e patina, 1986].
Tutti gli eventi si svolgono presso la Chiesa di Sant’Agostino di Reggio Emilia. La facciata, in stile barocco, tutta in cotto, risale al 1746 su disegno dell’architetto Alfonso Torreggiani e presenta due nicchie con all’interno le statue di San Guglielmo e San Nicola da Tolentino. L’interno, composto da una sola navata con volte a botte e a vela, fu completamente rifatto tra il 1645 ed il 1666 su progetto dell’architetto Gaspare Vigarani. La chiesa si affaccia sulla Piazzetta Cardinal Pignedoli ed è perciò contigua al Liceo Classico Ludovico Ariosto.
Reggio Emilia, 19 febbraio 2016