Con l’edizione 2017, Koinè, evento dedicato all’arte, all’architettura, all’oggettistica per il culto, si conferma come il singolo più rilevante luogo al mondo in cui possono confrontarsi tutti gli attori coinvolti nella definizione degli aspetti materiali che concorrono a rendere degna ed espressiva la liturgia. Quest’anno un aspetto singolare è stato l’impegno profuso dagli espositori di concerto con l’Ente fiera per contribuire alla ricostruzione delle chiese distrutte o danneggiate dagli eventi sismici che hanno interessato l’Umbria e il Lazio nell’estate 2016: il che aggiunge la causa umanitaria all’impegno di carattere artistico che da sempre caratterizza l’evento Koinè. Le zone colpite dal terremoto sono state rappresentate dalla presenza in Koinè di S.E. Mons. Domenico Pompili, Vescovo di Rieti.

Presentiamo Koinè 2017, XVII edizione di questo evento fieristico, con alcune note riassuntive, seguite da alcune osservazioni critiche e quindi da una parte della documentazione fornita dalla Fiera stessa.

Un luogo di incontro e di riflessione

Avvenire di sabato 11 marzo, giorno dell’apertura dell’evento, ha dedicato a Koinè uno Speciale di 4 pagine, anche se, curiosamente, tale giornale non era disponibile nei locali della Fiera. Sulle pagine del quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana il Vescovo di Vicenza, S.E. Mons. Beniamino Pizziol, ha ricordato i tre eventi che simboleggiano il legame tra la sua città e Koinè: “La Santa Messa celebrata in Cattedrale la domenica 12 marzo; il concerto – sempre in Cattedrale – la sera della stessa domenica e infine la mostra presso il Museo Diocesano: “Calici e pissidi nel tempo del Vaticano II (1955-1975)”. E Mons. Francesco Gasparini, Direttore Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Vicenza ha spiegato come “L’attenzione che in Koinè si pone agli aspetti materiali del culto è di fondamentale importanza: come si potrebbe celebrare degnamente in luoghi mal tenuti, sciatti o mal conservati?”.

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Matteo Marzotto, Don Valerio Pennasso, Mons. Giancarlo Santi, Mons. Francesco Gasparini.

La peculiarità che contraddistingue Koinè nel mondo è stata posta in rilievo da Mons. Giancarlo Santi, presidente del Comitato scientifico di Koinè ricerca: in altri paesi, infatti “hanno tentato di aprire eventi simili, ma si sono limitati all’aspetto commerciale, che è troppo riduttivo”. Mentre Lea di Muzio, coordinatrice di Koinè Ricerca, ha posto ricordato come i lavori compiuti negli anni si siano tradotti in vere proprie linee guida in particolare per gli aspetti impiantistici legati all’edilizia per il culto: linee guida promosse dalla Conferenza Episcopale Italiana.

E Don Valerio Pennasso, direttore dell’Ufficio nazionale beni culturali ed edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana ha osservato che Koinè è “l’unico evento in cui tutto quanto riguarda ambienti e spazi legati alla Chiesa può essere conosciuto, esaminato, confrontato, soprattutto grazie agli stimoli culturali dati da Koinè ricerca”.

Agli aspetti culturali fanno pendant in un contesto di armonica collaborazione, gli aspetti più propriamente fieristici e commerciali: aspetti non secondari perché la buona gestione degli edifici richiede investimenti non indifferenti. Di questo ha parlato Matteo Marzotto, Vice Presidente Esecutivo di Italian Exhibition Group (IEG SpA, società che riunisce le Fiere di Vicenza e di Rimini): “I molteplici incontri che avvengono durante una manifestazione come Koinè sono occasioni importanti per tutto il settore e offrono la possibilità di trovare le giuste soluzioni ai tanti problemi relativi ai luoghi di culto, di ogni epoca”.

E, puntualizzando la finalità dell’esposizione, Stefano Mavilio, del Comitato scientifico di Koinè Ricerca, specifica che sarebbe limitativo parlare genericamente di “arredi” liturgici , visto che il termine “accomuna in un’unica etichetta cose assai diverse” che vanno prese nel loro insieme per comporre “la qualità dello spazio per la liturgia: di questo in Koinè si propone il recupero ai fini della performance liturgica“.

Ma se tutto questo esprime il carattere proprio di questo evento che è a un tempo fieristico, commerciale, culturale e religioso, la specificità di Koinè 2017 stata data dalla presenza di un’ampia retrospettiva dell’opera di p. Costantino Ruggeri, nel decimo anniversario della scomparsa di questo frate francescano e artista la cui produzione di vetrate, sculture, architetture è tale da aver dato luogo a un vero e proprio stile, rivolto a cantare la gioia del Creato nelle modalità espressive contemporanee. L’ha scritto Luigi Leoni, Presidente della Fondazione Frate Sole, costituita dallo stesso p. Costantino per portare avanti nel tempo il suo impegno per la bellezza viva, e non musealizzata, nei luoghi della liturgia. Leoni ha ricordato la vastità dell’opera di Costantino: “le sue vetrate, tutte assieme, coprirebbero un’area di circa 12 mila metri quadrati e sono disseminate ovunque, dall’Africa all’Asia, dall’Europa alle Americhe. I suoi quadri sono circa 5500. Ha progettato oltre 30 chiese e almeno settanta-ottanta cappelle, e ha modellato di sua mano un numero imprecisabile di oggetti liturgici...”.

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P. Costantino Ruggeri con l’Arch. Luigi Leoni

Casule, tabernacoli, pissidi, croci prodotti da p. Costantino con le sue proprie mani erano presenti nell’atrio di ingresso dei due padiglioni che hanno ospitato Koinè 2017, accanto a modellini e riproduzioni di diverse architetture e agli oggetti composti di materiali poveri sui quali egli studiava come rendere la nobile semplicità, al servizio di tutti e nel mondo contemporaneo.

Una casula disegnata a p. Costantino Ruggeri.
Una casula disegnata a p. Costantino Ruggeri.

Un servizio che ora la Fondazione Frate Sole continua a portare avanti attraverso i Premi internazionale di architettura sacra che organizza con regolarità. Ma un servizio che anche Luigi Leoni, già cofirmatario di tutti i progetti architettonici di p. Costantino nonché suo collaboratore attivo nella preparazione delle opere artistiche, continua a portare avanti con l’architetto Chiara Rovati nello Studio Ricerca Arte Sacra di Pavia, che ha completato i progetti cominciati da Costantino e, avendone assunto appieno lo stile, ne continua l’opera creativa in tutta la sua ampiezza: in architettura come in vetratistica, in scultura come in campo eminentemente artistico. Si può dire così che p. Costantino sia stato l’iniziatore di una vera e propria scuola la cui attività, ricca di colore, caratterizzata dal segno del sole quale simbolo cristologico, continua, oggi e domani, senza alcuna interrruzione.

Santuario del Divino Amore, vicino a Roma, uno dei maggiori progetti compiuti da p. Costantino Ruggeri con l'arch. Luigi Leoni
Il santuario del Divino Amore, vicino a Roma, uno dei maggiori progetti compiuti da    p. Costantino Ruggeri con l’arch. Luigi Leoni

Tale è stata la rilevanza della presenza delle opere di p. Costantino, che alcune di queste sono state presentate anche in altre postazioni entro i due padiglioni, in tal modo divenendo veramente il fattore unificante di questo evento fieristico che altrimenti, come peraltro tutti gli eventi fieristici, tende alla dispersione nella molteplicità del succedersi di stand espositivi ove l’aspetto commerciale prende il sopravvento, spesso a discapito della qualità estetica degli oggetti.

La struttura fieristica e la sua finalità

La presenze diffusa delle opere di p. Costantino in questa edizione di Koinè, aiuta a porre la domanda, se e come in prospettiva futura non si possano trovare modalità tali da perfezionare la struttura organizzativa dell’evento.

Al riguardo salta anzitutto all’occhio il fatto che gli spazi espositivi si dispongono in due grandi hall che originano da un duplice ingresso, come aprendosi a ventaglio. Si tratta di una conformazione spaziale che consentirebbe di differenziare meglio la disposizione degli stand, con un’organizzazione articolata per specializzazione: per esempio, espositori italiani in un settore, espositori esteri in un altro settore; oppure oggettistica per la liturgia in un settore, elementi di complemento di un altro settore. Così da rendere più coerente l’insieme e facilitare il confronto che il visitatore compie tra gli oggetti di fronte ai quali si trova. In tal modo dando il senso di una struttura organizzata e non di una dispersione casuale degli stand.

Una certa semplificazione sarebbe auspicabile anche nella notevole offerta di eventi culturali: convegni quali quello sulla illuminazione delle chiese, sull’acustica, sulla conservazione e sulla valorizzazione sono tutti di grande rilevanza. A volte sono proposti in contemporanea, costringendo il pubblico a scegliere se seguire l’uno o l’altro. Nel caso di questa edizione 2017 è risultato particolarmente problematico il sovrapporsi, nel pomeriggio di lunedì 13 marzo, del convegno sulla manutenzione e valorizzazione delle chiese (del quale in altro servizio disponibile su questo sito riportiamo il testo proposto da Mons. Giancarlo Santi : https://www.jerusalem-lospazioltre.it/valorizzare-le-chiese-larte-la-liturgia-la-catechesi/) con quello sulla deumidificazione, aspetto non secondario nell’opera di conservazione e valorizzazione degli edifici esistenti.

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Una più attenta organizzazione potrebbe consentire al visitatore di cogliere tutte le offerte culturali presenti in Koinè.

Il rapporto tra Koinè e la città di Vicenza: un problema urbanistico

Dato il suo stato di evento praticamente unico sulla scena internazionale, Koinè ha un significato particolare per la città di Vicenza. Del resto dopo la fusione con la Fiera di Rimini, la Fiera della città veneta ha assunto una rilevanza di primo piano a livello europeo.

Al riguardo è bene notare quanto manchi ancora da fare perché tale condizione di primaria rilevanza si esprima anche nei caratteri urbanistico architettonici del luogo.

Vicenza è città il cui centro storico è contraddistinto dalle opere del Palladio e da molteplici altre architetture che ne fanno un luogo privilegiato, dotato di grande armonia, dove passeggiare alla scoperta di facciate storiche, portali, colonnati, porticati e giardini è un vero piacere.

Tuttavia, agli occhi di chi si avventurasse fuori dal centro storico e cercasse di raggiungere, come ha fatto l’estensore di queste note, la Fiera a piedi, il panorama urbano drasticamente virerebbe verso una condizione di desolazione, squallore, carenza strutturale. La periferia dove le strade non hanno marciapiedi, non piste ciclabili, non attraversamenti pedonali, si presenta come una landa inospitale, che nulla ha a che vedere con una condizione urbana, in cui manca molto di quanto lo stesso codice della strada stabilisce a garanzia della sicurezza delle persone.

Una fotografia della zona "industriale" di Vicenza.
Una fotografia della zona “industriale” di Vicenza.

La zona “industriale” in cui si trovano gli edifici fieristici, si presenta come seguito disordinato di capannoni privi di segni identitari, vacui di intento estetico. E in tale contesto la fiera è un assieme di capannoni tra i tanti: la piazzola che precede l’ingresso ben poco la caratterizza, molto difficilmente la distingue.

Come può in tali circostanze la Fiera essere un fiore all’occhiello della Vicenza dei nostri giorni? Come può l’Amministrazione cittadina accettare che gli eventi che più rappresentano la città agli occhi del mondo si svolgano in una condizione di tale disordinata sciatteria che persino raggiungere il luogo in automobile, e lasciarlo con lo stesso mezzo risulta difficile? Un sito attorno al quale non c’è nulla, se non traffico che somiglia tanto a quello extraurbano?

Un evento fieristico dell’importanza di Koinè meriterebbe ben altra condizione urbana. E una città che vanta la presenza storica di un Palladio meriterebbe un presente ben più attento e partecipe ai suoi destini urbanistici.

Documentazione

La nota stampa diffusa da Koinè a conclusione dell’evento del 2017:

KOINÈ SI CONFERMA APPUNTAMENTO STRATEGICO PER IL COMPARTO RELIGIOSO INTERNAZIONALE

  • Dall’11 al 14 marzo si è svolta a Vicenza la 17^ edizione della Rassegna biennale di arredi, oggetti liturgici e componenti per l’edilizia di culto, organizzata da Italian Exhibition Group

  • La Manifestazione ha registrato oltre 13.500 presenze (+4%), provenienti da 70 Paesi (+10%)

Vicenza, 14 marzo 2017 – I migliori produttori del settore, visitatori specializzati e buyer internazionali, rappresentanti del clero europeo, spazi di riflessione e formazione, iniziative culturali e di solidarietà: il format della 17^ edizione di Koinè, Rassegna biennale di arredi, oggetti liturgici e componenti per l’edilizia di culto, chiusasi oggi 14 marzo 2017, ha confermato il ruolo della Manifestazione quale punto di riferimento strategico per il comparto internazionale e laboratorio di idee per la valorizzazione delle chiese.

L’Evento è stato organizzato da Italian Exhibition Group Spa (IEG) – società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza – in collaborazione con la Diocesi di Vicenza e gli Uffici Nazionali per i Beni Culturali e per la pastorale del turismo della Conferenza Episcopale Italiana, con il supporto del Pontificio Consiglio per la cultura, l’Istituto di Liturgia pastorale “S. Giustina” di Padova e l’ISSR Santa Maria di Monteberico a Vicenza.

Durante le quattro giornate di Rassegna all’interno del Quartiere Fieristico di Vicenza, Koinè ha registrato oltre 13.500 presenze, in crescita del 4% rispetto alla passata edizione, con la presenza di buyer internazionali e key player della distribuzione provenienti da 70 Paesi esteri, in aumento del 10%. Tra i più significativi: India, Cina, Israele, USA, Giappone, Costa D’Avorio e Paesi dell’Africa del Sud in generale, Russia, Ucraina, Slovenia, Georgia, Australia. Ha visitato la Manifestazione un pubblico specializzato di liturgisti, responsabili diocesani dei beni culturali, architetti, artisti e artigiani.

Oltre 300 gli espositori presenti, di cui il 32% proveniente dall’estero, ospitati su oltre 22 mila mq di superficie espositiva suddivisa in due aree merceologiche. Chiesa & Liturgia ha presentato prodotti e servizi dedicati al clero (arredi, suppellettili, abiti liturgici, vetrate, statuaria, prodotti ad alta tecnologia per impianti di acustica, riscaldamento e illuminazione delle chiese), Fede & Devozione ha raggruppato l’offerta dedicata al mondo della distribuzione (statuette, santini, rosari, quadretti, icone, gadget).

Diversi gli approfondimenti organizzati da Koinè Ricerca – la sezione che si occupa dei contenuti della Manifestazione – su temi di liturgia e architettura degli edifici di culto. Focus di questa edizione è stata la manutenzione e la valorizzazione delle chiese e dei complessi parrocchiali, con un’attenzione che ha richiamato al sisma che ha colpito il Centro Italia.

KOINÈ si è infatti aperta all’insegna della solidarietà con le chiese terremotate. L’11 marzo, alla presenza del Vescovo di Vicenza Monsignor Beniamino Pizziol e del Vice Presidente Esecutivo di IEG Matteo Marzotto, il Vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili ha ricevuto da 60 espositori doni per la ricostruzione delle chiese: paramenti liturgici, calici, patene, arredi per le aule di culto, immagini sacre, impiantistica. Nel complesso sono stati oltre 100 i produttori aderenti all’iniziativa di solidarietà.

Matteo Marzotto, Vice Presidente Esecutivo di IEG, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti dei risultati di questa 17^ edizione di Koinè, non solo per i numeri, ma anche e soprattutto per la qualità e quantità dei contenuti proposti e per il coinvolgimento dei più autorevoli player della filiera. La Manifestazione si è mostrata un contenitore sempre più qualificato e di profilo internazionale, capace di generare valore per i propri stakeholder da diversi punti di vista: il network di business, gli approfondimenti culturali e tecnologici e le idee per rendere le chiese e tutti gli accessori liturgici in generale, strumenti ancora più belli e confortevoli. Questi risultati ci spingono ad investire ulteriormente per potenziare il format, con allo studio un nuovo progetto per il 2018, e prepararci così al meglio al trentennale del 2019, il tutto naturalmente proseguendo nella stretta e proficua collaborazione con le autorità ecclesiastiche”.

Corrado Facco, Direttore Generale di IEG, ha affermato: “Tra i diversi aspetti per i quali si è positivamente connotata questa edizione di Koinè, è da segnalare il consistente sviluppo internazionale della Manifestazione. Sia dal punto di vista della presenza dei brand esteri – che hanno arricchito l’offerta a fianco dell’eccellenza produttiva italiana – sia soprattutto per la crescita del numero di buyer e rivenditori internazionali in visita alla Rassegna. Questa partecipazione ha rappresentato uno dei motivi di maggior soddisfazione degli espositori, che possono quindi vedere in Koinè una piattaforma sempre più strategica per entrare in mercati di forte interesse per il comparto”.

All’interno di una riflessione indirizzata a tutto il mondo di Koinè, il Vescovo di Vicenza Mons. Beniamino Pizziol ha sottolineato: “Vi ringrazio, cari amici, della partecipazione così numerosa e qualificata all’evento e perché attraverso Koinè ci aiutate a dire e a valorizzare l’importanza della dimensione liturgica nella vita della Chiesa e delle nostre comunità”.

Don Valerio Pennasso, direttore dell’Ufficio per i beni culturali e l’edilizia di culto della Cei, ha dichiarato:In questa edizione le giornate di Koinè Ricerca – che ci vedono coinvolti come organismi Cei in prima battuta, sia per quanto riguarda i beni culturali sia come Ufficio per lo sport, il turismo e il tempo libero di cui è responsabile don Mario Lusek – sono state particolarmente qualificanti per contenuti e partecipazione. Koinè ci consente di raggiungere target che in altri contesti faremmo fatica a raggiungere. A loro volta, le proposte di Koinè Ricerca hanno una ricaduta sulla rassegna fieristica in quanto tale. Le mostre di calici, di nuove proposte per le immagini devozionali, dell’opera di padre Costantino Ruggeri diventano – e lo stiamo constatando – occasioni per i produttori per confrontarsi ed innovare. Koinè a Vicenza è ormai un appuntamento entrato in una stabile tradizione di quasi trent’anni: occorre adesso trovare modalità innovative che diano informazioni scientificamente e tecnicamente sempre più evolute da utilizzare in parrocchia e in diocesi”.

Monsignor Giancarlo Santi, presidente del Comitato scientifico di Koinè Ricerca, ha affermato: “Distinguerei l’ambito fieristico in senso stretto da quello scientifico e culturale. Per quanto riguarda le mostre e i convegni stiamo toccando livelli molto elevati soprattutto riguardo ad alcuni temi: illuminazione, manutenzione, acustica nelle chiese. E dopo un impegno di 28 anni è un risultato logico da aspettarsi. Per quanto riguarda la dimensione fieristica della produzione, l’evoluzione è più graduale ma ha degli aspetti molto significativi. Il primo fra tutti è l’apertura delle frontiere: questa edizione di Koinè rappresenta in abbastanza ampia e significativa il mondo della produzione non soltanto italiana, ma anche di altri Paesi, un fatto che, in prospettiva, offre indicazioni molto interessanti”.

Tra i convegni e i seminari più importanti di questa edizione, L’ acustica nelle chiese. Tra esigenze liturgiche e tecnologia, L’illuminazione delle chiese tra tutela, valorizzazione e innovazione tecnologica, La manutenzione programmata delle chiese e dei complessi parrocchiali: modelli applicativi per le diocesi, Valorizzare le chiese attraverso l’arte, la liturgia e la catechesi.

Durante KOINÈ sono state inoltre esposte le due mostre Vasi sacri e degli oggetti per uso liturgico e, dopo il successo della passata edizione, Santini d’autore. Interpretazioni contemporanee per le immagini devozionali.

www.koinexpo.com

www.iegexpo.it

ITALIAN EXHIBITION GROUP SPA: FOCUS ON

Italian Exhibition Group SpA, la società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, è presieduta da Lorenzo Cagnoni, con la vice presidenza esecutiva di Matteo Marzotto e la direzione generale di Corrado Facco. IEG, che ha chiuso il 2016 con fatturato preconsuntivo pro-forma di 123 milioni di euro, un EBITDA di 22,9 milioni e un risultato netto consolidato di circa 6,6 milioni, è il secondo player italiano per volume di fatturato con oltre 60 prodotti – in base alle annualità e biennalità – in portafoglio (riferiti alle filiere Food & Beverage, Green, Technology, Entertainment, Tourism, Transport, Wellness, Jewellery e Fashion, Lifestyle & Innovation) e 216 tra eventi e congressi. Asset prioritario della Società è favorire l’internazionalizzazione di tali comparti rappresentativi del Bello e Ben Fatto nel mondo, partendo da una solida presenza all’estero con già una joint venture negli Emirati Arabi Uniti e presenze in USA, Cina, India e Sudamerica. IEG svolge inoltre il ruolo di leader nazionale nel segmento convegnistico-congressuale. Nel 2016, IEG, nel complesso delle sedi espositive e congressuali di Rimini e Vicenza ha totalizzato 14.593 espositori, sfiorando i 2,5 milioni di visitatori.

1 COMMENT

  1. Bravo Leonardo, con la tua osservazione sul disastro urbano di Vicenza hai centrato il bersaglio…la Chiesa italiana aveva lanciato due anni fa il manifesto sulla casa comune e la città per le persone…magari sarà un buon argomento per la prossima Koinè, sempre se qualcuno anocora se ne ricorderà…cari saluti, Tino

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