Alla “Collezione Paolo VI” di Concesio tre incontri sull’Architettura Sacra.

“Lògos e l’architettura: la parola agli edifici”

A cura di Michela Beatrice Ferri

La Collezione Paolo VI di Concesio (Brescia) è uno dei luoghi dove il dialogo tra Arte e Spiritualità – nel contesto della contemporaneità e con la consapevolezza dell’eredità che ci è stata trasmessa dalla storia dell’arte sacra, e della storia dell’arte religiosa – viene mantenuto vivo. Oltre alle opere esposte, una serie di incontri offrono importanti momenti di riflessione sull’Arte e sull’Architettura Sacra Contemporanea. Mi riferisco, in modo particolare, a due rassegne: “In_Contemporanea. Artisti in dialogo”, e a “Lògos. Sguardi contemporanei”. Quest’ultima giunge ora alla sua terza edizione con il titolo “Lògos e l’architettura: la parola agli edifici”.

Dopo un percorso sui rapporti estetica e teologia, nel 2017,

e sulla vetrata artistica, nel 2018, per la terza edizione del ciclo di “Lògos – Sguardi contemporanei”, la “Collezione Paolo VI” propone tre incontri dedicati all’architettura del sacro, che si terranno Sabato 30 marzo, Sabato 06 aprile, e Sabato 27 aprile e che vedranno come ospiti rispettivamente Monsignor Giancarlo Santi, Francesco Dal Co, e Mario Botta.

Come gli architetti contemporanei hanno coniugato pensiero e materia nei luoghi dedicati al sacro oggi? Quali gli esempi oggi più riusciti?

“Anche negli scorsi anni il ciclo Lògos ha ospitato relatori d’eccezione, ma in questo 2019 – commenta Paolo Sacchini, direttore della “Collezione Paolo VI – arte contemporanea” – abbiamo il piacere e l’onore di avere tra di noi davvero tre assoluti protagonisti, a diverso titolo, dell’architettura sacra contemporanea. Ci è sembrata la scelta giusta per affrontare una tematica molto dibattuta e anche molto complessa, della quale peraltro si sono occupati autorevolmente anche diversi componenti del Comitato Scientifico del museo, tra cui in particolare Cecilia De Carli e Don Giuliano Zanchi”.

Il primo appuntamento, sabato 30 marzo alle ore 16,30, vedrà ospite Monsignore Giancarlo Santi, architetto. Con lui si definirà “lo stato dell’arte” dell’architettura contemporanea sacra in Italia e all’estero. Quando si sfoglia un manuale di Storia dell’Arte Medievale o Moderna, quasi in ogni pagina si incontra infatti l’architettura di una chiesa; quando si sfogliano, invece, i volumi dedicati all’arte contemporanea, tale incontro è limitato a pochissimi esempi (Gaudí, Le Corbusier, Aalto). In realtà, però, il panorama dell’architettura sacra contemporanea – nonostante le difficoltà con cui gli architetti hanno costantemente dovuto confrontarsi – è assai ricco e stimolante.

A seguire, alle ore 17:30, avverrà l’inaugurazione della mostra intitolata “Di moto infinito” di Armida Gandini, vincitrice della seconda edizione del “Premio Paolo VI per l’arte contemporanea”.

Il secondo incontro sarà dedicato alla prima partecipazione della Santa Sede alla Biennale dell’Architettura di Venezia. Sabato 6 aprile alle ore 17 è atteso infatti a Concesio l’architetto Francesco Dal Co, che ha curato nel 2018 con Micol Forti, il Padiglione “Vatican Chapels” sull’isola di San Giorgio Maggiore. Con lui si affronterà il tema scelto per l’allestimento veneziano: una cappella vista come luogo di mediazione, orientamento, incontro e saluto.

Infine, sabato 27 aprile alle ore 17, la Collezione Paolo VI avrà l’onore di ospitare l’architetto Mario Botta. Uno tra i più grandi protagonisti dell’architettura contemporanea e professionista che al meglio ha saputo affrontare con profondità e slancio creativo il tema del sacro. “Attraverso gli edifici di culto – ha scritto – ho l’impressione di aver individuato le radici profonde dell’architettura stessa. I concetti di gravità, di soglia e di luce come generatrice dello spazio, il gioco delle proporzioni e l’andamento ritmico degli elementi costruttivi, fanno riscoprire all’architetto le ragioni primarie, di matrice in qualche modo sacra, dell’architettura stessa”.

L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio dalla Consulta Regionale Lombarda degli Ordini degli Architetti e dagli Ordini degli Architetti delle province di Brescia e Bergamo, ed è pertanto accreditata al rilascio di 1 credito formativo professionale (ad incontro) per gli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori, a cui per l’occasione saranno riservati 100 posti con prenotazione obbligatoria Im@teria. Per tutti gli altri partecipanti, il ciclo Lògos è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili.

 

 

“Collezione Paolo VI – arte contemporanea”

Via Marconi,15
Concesio (Brescia)

Per informazioni:
Tel. +39 030 21.80.817 Fax +39 030 27.50.885
E-mail: info@collezionepaolovi.it – www.collezionepaolovi.it

Direttore:

Paolo Sacchini

Ufficio stampa:

Anna Colosio Communication & PR Studio
M: comunicazione@collezionepaolovi.it T: +39 347 0067284 W: www.annacolosio.com

 

 

PROFILO DEI TRE RELATORI :

Mons. GIANCARLO SANTI

Mons. Giancarlo Santi, è presbitero della diocesi di Milano, laureato in architettura al Politecnico di Milano (e licenziato in teologia alla Facoltà Teologica di Milano). È stato responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi milanese, capo ufficio della Pontificia Commissione per i Beni Culturali e responsabile dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali della Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana. Attualmente è docente all’Università Cattolica di Milano e fa parte del Consiglio Direttivo di AMEI (Associazione Musei Ecclesiastici Italiani), di cui per anni è stato il presidente.

 

Prof. Arch. FRANCESCO DAL CO

Francesco Dal Co è architetto, professore, autore di alcune tra i più importanti studi sull’architettura contemporanea. Laureato in architettura all’università di Venezia (IAUV), è stato professore in molte delle più importanti università europee e americane. Ha scritto nel 1976 con Manfredo Tafuri un volume di Storia dell’Architettura Contemporanea tra i più venduti e tradotti. Dal 1988 al 1991 è stato direttore del settore architettura della Biennale di Venezia, direttore anche del dipartimento architettura dello IAUV e dal 1996 della rivista Casabella. È punto di riferimento per la più importante casa editrice che si occupa di architettura in Italia: la Electa. Inoltre è stato curatore del primo padiglione Vaticano nella Biennale di Architettura a Venezia nel 2018.

 

Prof. Arch. MARIO BOTTA

Architetto di fama mondiale, Mario Botta nasce nel 1943 a Mendrisio. Dopo gli studi italiani (prima presso il liceo artistico di Milano e poi con la laurea allo IUAV di Venezia con Carlo Scarpa), e dopo aver lavorato per qualche tempo nello studio di Le Corbusier, nel 1970 apre il proprio studio in Svizzera. Da sempre molto attento agli stili e ai materiali, ogni sua opera si copre di un manto di sacralità con cui testimonia l’importanza dell’architettura quale mezzo di espressione umana. Ha realizzato abitazioni unifamiliari, scuole, banche, edifici amministrativi, biblioteche, musei, tra i quali si ricordano il MART (Museo d’arte moderna e contemporanea a Rovereto), il MOMA di San Francisco, la Biblioteca municipale di Dortmund, il restauro del Teatro alla Scala di Milano. Importanti anche i numerosi progetti nell’architettura religiosa, tra i quali: la cappella Granato in Austria, la cattedrale di Évry in Francia, la sinagoga Cymbalista nel campus universitario di Tel Aviv, una moschea a Yinchuan in Cina, la chiesa di San Giovanni Battista a Mogno (progetto a cui l’architetto è molto legato) solo per citarne alcuni. È membro onorario di numerose istituzioni e accademie di architettura, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra cui il Chicago Architecture Award nel 1968.

 

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