L’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana da anni si occupa dell’inventaziazione di tutte le Chiese e le parrocchie del territorio italiano. Questo progetto permette di raccogliere informazioni fondamentali riguardanti le chiese per delineare un quadro dei beni architettonici ecclesiastici, aspetto fondamentale per poter procedere nell eopere di gestione, mantenimento, utilizzo e valorizzazione di tali beni.

Si prevede che entro il 2018 un centinaio di diocesi completeranno il lavoro di schedatura degli edifici di culto. Questo progetto è solo la prima fase dell’inventario dei beni architettonici, in prospettiva l’inventario potrà essere esteso anche all’intero patrimonio immobiliare di proprietà delle diocesi e degli enti soggetti al Vescovo diocesano (chiese, seminari, episcopi, ecc.).

Sul portale BeWeB (www.beweb.chiesacattolica.it), nella sezione Edifici di culto, è possibile ricercare tra gli oltre 64.000 edifici censiti fino ad oggi.

Recentemente, tra le altre, hanno concluso il Censimento delle Chiese on line, e il successivo aggiornamento della propria banca dati, le diocesi di Rossano-Cariati, Catania, Pesaro, Orvieto – Todi e Pistoia.

Il portale BeWeB appare di chiara lettura e ben strutturato. Presenta varie sezioni dove si presenta, come work in progress, tutto il patrimonio storico e artistico, architettonico, archivistico, culturale e librario portato avanti dalle diocesi italiane e dagli istituti culturali ecclesiastici sui beni di loro proprietà. Nel sito vengono proposti anche approfondimenti tematici, condivise risorse e notizie. Gli utenti a cui si rivolgono sono anzitutto i responsabili diocesani, ma chiunque può accedervi: non si segue infatti un approccio per i soli specialisti.

La banca dati è agiornata di continuo dalle diocesi e dagli istituti cultuali. Man mano che l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI riceve dati aggiornati, provvede ad attualizzare le informazioni.

Questa piattaforma rappresenta anche uno strumento di dialogo con le istituzioni pubbliche e i relativi sistemi informativi. Per questo vi sono accordi e convenzioni che garantiscono la visibilità dei dati presenti su BeWeB anche nell’Anagrafe delle Biblioteche Italiane, nel Servizio Bibliotecario Nazionale e in Manus online, (database che comprende la descrizione e le immagini digitalizzate dei manoscritti conservati nelle biblioteche italiane pubbliche, ecclesiastiche e private), coordinati dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU), in Material Evidence of Incunabula coordinato dal Consortium of European Research Libraries (CERL), nel Sistema Archivistico Nazionale coordinato dall’Istituto Centrale per gli Archivi (ICAR), nei Luoghi della Cultura realizzato dal Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT).

Nel menu della pagina web si possono visualizzare beni storici, artistici o architettonici anche mediante geolocalizzazione, viene infatti presentata una mappa interattiva. L’utente può scegliere tra una mappa “civile” o “ecclesiastica”, per visualizzare dagli edifici di culto agli istituti culturali, o i beni storici artistici, presenti sul territorio regione per regione. Ogni regione viene presentata con la propria scheda che fornisce descrizione generali, inquadramento storico, geografico, ecclesiastico. Allo stesso modo vengono presentate anche le Diocesi, che con la propria scheda, forniscono informazioni che vanno dalla localizzazione territoriale, con i territori di appartenenza, la storia e l’attualità, con relativi indirizzi e contatti.

Nella sezione “Edifici di culto”, BeWeB propone anche percorsi virtuali d’arte. Tra questi, molto apprezzabile è la visita virtuale alla Cattedrale di Sant’Agata a Catania, basta infatti cliccare sull’immagine presentata nella sua scheda per passare alla sua vista su 360°, che mostra, nella sua completezza, sia tutti gli spazi esterni che la ospitano, la piazza antistante e gli edifici intorno, che gli spazi interni. Si riportano anche immagini in bianco e nero di periodi storici più antichi, per metterla a confronto con l’attualità. Dopo una passeggiata virtuale nei luoghi vicino alla Cattedrale, e averne ovviamente ammirato la sua facciata Barocca, selezionando la pianta della cattedrale, posta a sinistra dello schermo, si può entrare virtualmente in essa. La definizione delle immagini è così elevata che sembra quasi di aver fatto una vera visita alla Cattedrale!

Di grande interesse e utilità è anche il menu a sinistra. Selezionando le varie icone, infatti, si aprono varie schede che vanno dall’inquadramento storico del monumento, dalla sua fondazione ai giorni nostri. Non si tralasciano le tradizioni, le celebrazioni principali, i maggiori punti d’interesse, descritti naturalmente anche da immagini e i percorsi di fede.

Rimanendo in tema di Cattedrali, molto interessante appare anche l’App “Cattedrali d’Italia”, che permette di accedere ad informazioni storiche, descrizioni complete di pianta e immagini degli edifici e l’eventuale intervento di adeguamento liturgico.

Sulla App è possibile consultare il data base delle Cattedrali presenti nelle varie regioni d’Italia e aprire le varie schede che forniscono una guida completa dal punto di vista storico – architettonico dell’edificio; se ne presenta la pianta e le caratteristiche architettoniche, oltre naturalmente alla sua geolocalizzazione.
Da questa App si può anche consultare il catalogo delle altre App promosse dall’Ufficio nell’ambito dei progetti di inventariazione delle Diocesi italiane, tra cui quella della CEI – AICE, che fornisce l’Anagrafe degli studi culturali ecclesiastici italiani, e quella sui percorsi di fede, che presenta le chiese, i percorsi, la storia e la fede della Diocesi di Perugia – Città della Pieve. Tutte le diocesi infatti hanno a disposizione gli strumenti per predisporre il materiale per la costruzione di questo tipo di App.

Gli archivi ecclesiastici sono davvero ricchissimi di documenti e la loro facile accessibilità rappresenta una fonte di grande rilevanza per tutti. I beni che raccolgono infatti sono memoria storica della comunità, e come tali sono tutelati e tramandati, e sono resi facilmente fruibili da chiunque. Per poter apprezzare, rispettare e valorizzare il grande patrimonio storico architettonico italiano, la conoscenza è senza dubbio punto di partenza e priorità assoluta.

 

Fonti:

www.beweb.chiesacattolica.it

https://manus.iccu.sbn.it/

http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=85831

http://www.beweb.chiesacattolica.it/visitevirtuali/Catania/tour.html

http://banchedati.chiesacattolica.it/appcattedraliditalia/

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