Il paese è nella parte occidentale dell’Austria, dove questa s’incunea nella Svizzera e lambisce il Liechtenstein. Brand è un luogo turistico, con alberghi, sentieri tracciati nei monti, qualche casa storica, diversi alberghi . La chiesa non ha età.

La chiesa é dedicata a Maria Himmelfahrt (Maria Assunta in Cielo). Profilo gotico, tranquillo, misurato. Un corposo campanile, un evidente corpo aggiunto su quel che potrebbe essere il fronte principale che dà verso il monte: perché l’abside volge verso est, e là sta il villaggio. Linda, ben tenuta: a guardarla si prova la stessa sensazione che avvince il il viaggiatore non appena passa il confine e s’inoltra nelle Alpi, in Austria come anche in Svizzera: che il panorama sia ordinato e ben gestito, relativamente a quel cui siamo abituati nelle zone cisalpine. Superfici intonacate bianche, tetti in ardesia, corpo aggiunto in scandole lignee, come s’usa da queste parti nella tradizione che ritorna di moda.

Potrebbe essere stata costruita qualche decennio fa: lo si potrebbe desumere dal fatto che il corpo aggiunto è senz’altro recente. Ma i fogli esplicativi dicono che l’edificio è del 1423, il corpo aggiunto del 1961-62, e il tutto è stato restaurato nel 2001. Non c’è stata conservazione filologica, per quanto l’interno conservi qualcosa dell’atmosfera originaria. In Austria non c’è l’attenzione alla musealizzazione dell’antico, così consueta in Italia. La chiesa così vive col tempo e, come usavano peraltro gli antichi, viene rimaneggiata in relazione alle necessità correnti.

Quel che viene conservato è il paesaggio, ovvero lo spazio comune dove si incontrano coloro che abitano il luogo e che vi transitano: un tempo coltivatori, allevatori e mercanti, oggi i tanti turisti e coloro che qui vivono in permanenza.

Alla chiesa si accede dal portale sul lato e quando fu ampliata, la collocazione dell’altare è stata evidentemente cambiata, non più nell’abside bensì nella parte aggiunta che diviene un breve transetto. L’ingresso è preceduto da un lungo camminamento coperto, cui sul sagrato fa da contraltare un fontanile longitudinale, a mo’ di abbeveratoio.
Una chiesa che funziona come chiesa, in diverse stagioni, in diverse epoche. La chiesa è un luogo attivo e vivo, non un oggetto sotto una campana. Non c’è conservazione filologica, c’è conservazione di un luogo che serve alla comunità. Secondo un modo di intendere diverso da quel che vige in Italia, dove si conservano le architetture antiche, come gemme di un passato musealizzato perché percepito come remoto, entro contesti urbani dove spesso impera un disordine figlio dell’incuria.